![]() |
![]() Magazzino virtuale trasformazione della fisicità di un gruppo di informazione logistica condivisa e cooperazione coordinata di attori economici industriali concentrati in un'area territoriale definita. La trasformazione di un oggetto da "fisico" in "virtuale" e la ritrasformazione da "virtuale" a "fisico", che può far pensare all'invenzione fantascientifica del teletrasporto, in realtà è un prodotto dell'hi-tech già disponibile oggi. Gli sviluppi delle comunicazioni e della rete informatica sono in effetti gli ingredienti che permettono questa metamorfosi. Il magazzino virtuale (MV) è in uso che si può fare di queste possibili trasformazioni. Sia lo stato fisico degli oggetti sia il loro stato virtuale sono rappresentati ne MV per cui possiamo definire il MV un ibrido fisico-informatico. Esempi rappresentativi dell'uso della virtualizzazione sono stati riportati dall'economista Jeremy Rifkin nel suo libro The Age of Access (2000); mentre l'impatto economico del magazzino virtuale sul sistema di servizi e produzione può essere valutato sulla base dei dati riportati nel libro Distretti industriali e tecnologie di rete: progettare la convergenza (2000), e in particolare nel saggio "La logistica come infrastruttura organizzativa della global economy " di Giancarlo Corò. La condivisione di informazioni, resa possibile dalle tecnologie di rete, permette la razionalizzazione della gestione delle scorte fisicamente presenti nei magazzini aziendali. Le scorte sono ridotte fisicamente, e di conseguenza diminuisce il capitale immobilizzato; la quota abolita è sostituita dall'informazione sulla disponibilità in termini di tempi e quantità. La disponibilità totale è data dalla somma dei componenti resi disponibili dagli Utenti del magazzino virtuale sullo stesso territorio. L'ingegnerizzazione del MV è basata sul principio dell'"esclusione della contemporaneità" utilizzato nella progettazione di sistemi complessi; in altre parole, si esclude statisticamente che lo stesso componente vada in avaria nello stesso momento in due aree differenti del sistema. Un esempio è la ruota di scorta: ne teniamo una anche se l'auto ne ha quattro, ovvero escludiamo la possibilità di forare contemporaneamente più ruote. Le teorie matematiche che assicurano l'applicabilità di MV nell'ambito della gestione del territorio occupato da un distretto economico sono relativamente semplici e la progettazione e applicabilità sono calcolabili con metodi matematico-statistici riassumibili nella definizione frequentista e nella "constatazione empirica mediante ragionamenti di simmetria" di Laplace. Le interazioni tra gli operatori economici sul territorio definito sono immaginabili come insiemi e raffigurabili con i diagrammi di Venn, sui quali si verificano inferenze rilevabili con l'applicazione del teorema di Bayes. È importante osservare che queste inferenze inducono all'istituzione di uno o più MV in un territorio, con un effetto di miglioramento logistico economico recursivo per tutto il distretto economico che coinvolge. Alcuni casi di applicazione rivelano le potenzialità del magazzino virtuale.
![]() Le aziende partecipanti trasmettono al gestore del MV le informazioni del contenuti del magazzino aziendale che desiderano condividere nel distretto e il gestore genera un MV che contiene le descrizioni del materiali, la quantità disponibile e i tempi di approvvigionamento. Le imprese possono conseguentemente ridimensionare le loro scorte in funzione della disponibilità del MV e delle necessità operative. La definizione delle scorte è calcolata in funzione delle abitudini e dalla necessità di consumo degli utenti, della distribuzione fisica territoriale e, non ultima, la viabilità. I riapprovvigionamenti, la loro frequenza e la loro entità, prima di essere normalizzati, sono analizzati e rapportati al principio 80/20 di Pareto/Juran. ( Vilfredo Pareto, economista e sociologo italiano, enunciò il principio ripreso negli anni Cinquanta in USA da Joseph Moses Juran, che propose un innovativo "Controlling System", ma senza grandi consensi; ebbe, invece, successo in Giappone insegnando ai manager. Il resto è storia.) I partecipanti possono in qualsiasi momento richiedere online la consegna di materiali. Il gestore del MV provvede ai prelievi e alle consegne nell'ambito del territorio di sua competenza nonché ai riapprovvigionamenti. Sono possibili interscambi con magazzini virtuali di altri distretti. Nel MV le ridondanze sono normalizzate e le obsolescenze riciclate, la rotazione di magazzino aumenta, la disponibilità si moltiplica. I magazzini delle imprese partecipanti si trasformano da passivi in attivi e gli imprenditori possono scegliere se investire in scorte o in servizi. Partecipare a un magazzino virtuale, inoltre, permette di:
|
  |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |